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Tecnologia e design, un equilibrio possibileLe interviste di Chiara Benedettini e Pietro Conte ai principali System Integrator italiani
Design, bellezza e tecnologia al servizio dell’esperienza
Alessandro Castellaneta
Acuson
“Acuson nasce nel 1978, inizialmente come realtà legata al mondo dell’audio e dei diffusori acustici, per poi allargarsi al video e infine ai grandi progetti di integrazione multimediale. La nostra azienda ha due anime: una si dedica alle installazioni fisse, la più storica, l’altra si occupa di eventi, più giovane ma in grande crescita.
Abbiamo lavorato per clienti di primo piano come Lavazza, Amazon, Telecom Italia, Juventus, Banca Mediolanum. La nostra filosofia è semplice: divenire un consulente per i nostri clienti costruendo un rapporto di fiducia, cercare di interpretare le loro esigenze e tradurle in soluzioni. Non ci leghiamo a un unico fornitore: conosciamo e testiamo diverse tecnologie e scegliamo di volta in volta quella più adatta alle esigenze, al budget e agli obiettivi del cliente.”
Ergonomia, affidabilità e innovazione: sono i tre pilastri del lavoro di Acuson. Incontriamo Alessandro Castellaneta, che in azienda è cresciuto da tecnico a Project Manager, con il quale abbiamo approfondito il tema del design come strumento al servizio dell’esperienza d’uso, e della tecnologia come elemento abilitante.
Chiara Benedettini - Può raccontarci un paio di progetti che rappresentano il vostro approccio?
AC - Ne cito due. Il primo è il nuovo centro di formazione di Banca d’Asti: abbiamo progettato tutte le sale multimediali e un auditorium con tutte tecnologie d’avanguardia, incluso un LEDwall di 9 m di base. La sfida è stata rendere semplice e accessibile un sistema in realtà molto complesso: tramite automazioni e interfacce grafiche intuitive siamo riusciti a rendere l’esperienza d’uso diretta e intuitiva, tanto che oggi il centro è un punto di riferimento per l’intera città.
E poi non posso non citare Lavazza, cliente con cui collaboriamo da vent’anni e che ci coinvolge in maniera continuativa nell’adeguamento tecnologico delle sue strutture. Nel 2024 abbiamo completato un revamping tecnologico di 35 sale riunioni, inclusa la sala CDA. Per un anno intero abbiamo studiato le migliori soluzioni per garantire ergonomia tecnologica e semplicità d’uso, perché l’obiettivo era permettere a chi entra in sala di avviare una riunione senza doversi preoccupare della tecnologia.
CB - Questo ci porta al tema del rapporto tra tecnologia e design e della user experience. Quanto è centrale per voi?
AC - È fondamentale, ed è anche una mia passione: per me design significa progettare e realizzare qualcosa che sia al servizio di una esigenza, nel miglior modo possibile; con questo non dimentico la valenza anche estetica del design, ma per me funziona solo se supporta e migliora l’uso. Oggi la tecnologia è potentissima ma rischia di diventare una barriera se non è progettata bene. Per questo aumentiamo le automazioni che sono all’interno delle nostre interfacce che devono essere semplici, chiare e anche belle. L’utente non deve trovarsi davanti decine di pulsanti, ma solo ciò che serve davvero, presentato in modo familiare, come sullo smartphone che usa ogni giorno.
Il design, per noi, non è solo estetica ma progettazione intelligente: significa rendere le cose semplici, funzionali ed ergonomiche. É un piacere quando questa visione è condivisa con gli architetti che incontriamo nei vari incarichi, da questa unità scaturiscono infatti i progetti migliori.
Pietro Conte - Concordo. Il design, se inteso come progettazione, si avvicina molto alla vostra sfida tecnologica, e ricordo con piacere gli spunti offerti già oltre 10 anni fa dall’architetto Favaretto dell’Associazione Design For All, che ribadiva l’importanza di un design accessibile a tutti, passando quindi dal concetto di progettazione per le disabilità a quello di design inclusivo. Anche noi, nel mondo dell’arredo, lavoriamo su soluzioni che migliorano l’esperienza, per tutti: penso ai banchi universitari adattati per persone con disabilità, che oggi sono diventati lo standard. In tecnologia questo processo è più evidente, ma anche l’arredo può fare molto.
1. Integrazione al Nuvola Lavazza, Torino. 2.-3. Immersività al Museo Lavazza, Torino. 4. Videomapping sulla cupola della Mole Antonelliana, Torino.
Veniamo a un altro tema chiave: la polifunzionalità. Quanto è importante e come la affrontate?
AC - Sempre più spesso i clienti chiedono spazi polifunzionali, che permettano di ospitare eventi, così come una convention o una riunione. Un esempio è la sala immersiva realizzata per Mediolanum: 12 proiettori per proiezioni a 360°, utilizzabile sia come parte del percorso museale, sia per meeting interni o eventi. La sfida è far convivere esigenze molto diverse – il convegno per 300 persone come la riunione per 30 -, mantenendo sempre ergonomicità e semplicità, una prospettiva che ci resta abbastanza semplice proprio grazie alle due anime – installazioni ed eventi – di Acuson.
Un altro caso è la “Nuvola” Lavazza: abbiamo proposto di investire non in acquisto di tecnologie e apparati, ma in una architettura di rete solida e capillare per la gestione dei segnali, perché la predisposizione intelligente è una forma di design funzionale, e in paranchi motorizzati professionali e di ottima fattura, che permettono di movimentare le strutture rendendo lo spazio realmente modulare. Così oggi quello spazio ospita convention, concerti, addirittura set cinematografici.
CB - Ultima domanda: quale tecnologia guiderà il futuro del settore?
EG - È difficile scegliere una sola risposta, ma direi che l’intelligenza artificiale è già parte del nostro presente e lo sarà ancora di più. La usiamo quotidianamente, spesso senza rendercene conto. Nel nostro settore ha un impatto enorme soprattutto in termini di automazione e semplificazione.
Sul piano tecnico la grande svolta degli ultimi anni è stato il passaggio all’audio-video su IP, cioè la trasmissione di segnali su rete. È un cambiamento che ha aperto possibilità enormi di scalabilità e integrazione, e continuerà a guidare l’evoluzione del settore.
scopri di più su Acuson
5.-6. Boardroom degli Uffici TIM, Roma. 7.-9. "Dal Cuore alle mani": mostra immersiva sul percorso creativo della Maison Dolce&Gabbana, Palazzo delle Esposizioni, Roma, maggio-agosto 2025.